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Stop agli sconti. Una scelta benvenuta

Da questa mattina, che andiate su Amazon, su Ibs o su qualsiasi altro portale, scoprite che gli sconti sui libri si sono drasticamente ridotti. Non più il 15% a cui i colossi dell’e-commerce potevano permettersi di proporre anche le nuove uscite, ma solo il 5%.

Cosa è successo? È entrata finalmente in vigore la nuova legge sul libro. Un provvedimento atteso da tutte le librerie indipendenti, che aiuterà a rimettere ordine nel settore dando un po’ di fiato ai piccoli. Quando, speriamo presto, potremo riaprire i nostri negozi.



Perché un tetto agli sconti? Se a prima vista può sembrare un provvedimento a tutto svantaggio di chi compra un libro, in realtà si tratta di una scelta sacrosanta che, a lungo andare, aiuterà anche i nostri clienti più appassionati.

Negli ultimi anni infatti, complice il decollo dell’e-commerce e l’offerta di libri anche nella Grande distribuzione organizzata, il prezzo di copertina ha smesso di essere un riferimento certo: chi gestisce grandi volumi, e ha più forza di contrattazione con gli editori, ha avuto la possibilità di “drogare” il mercato proponendo prezzi sempre più al ribasso in una rincorsa senza fine accompagnata da promozioni, buoni sconto al supermercato e chi più ne ha più ne metta.


Ma ridurre il prezzo oltre ogni ragionevole margine finisce per mettere in crisi, poco alla volta, tutti gli attori della filiera: dalle case editrici ai distributori fino alle librerie fisiche, specialmente quelle di piccole dimensioni che non hanno margini e volumi tali da poter competere con i colossi.

Con quale risultato? Queste settimane di chiusura degli esercizi commerciali possono forse aiutarci a comprendere quale sarebbe stato l’esito inevitabile: città senza più librerie, un’offerta monopolizzata dalle grandi catene e dall’e-commerce. Senza più spazi per sfogliare un libro, senza più occasioni d’incontro, senza più una vetrina davanti a cui fermarsi passeggiando per la città.


La nuova legge non cancella del tutto gli sconti: le case editrici avranno la possibilità di proporre i loro volumi con uno sconto del 20% per un mese all’anno, con l’esclusione di dicembre e dei libri pubblicati negli ultimi 6 mesi, mentre le librerie potranno organizzare promozioni con sconti fino al 15% sempre una volta l’anno.

Le occasioni per un buon affare, insomma, continueranno a esserci. Ma, per l’appunto, saranno “occasioni” temporanee e non la consuetudine.

Se poi cercate libri a prezzi d’occasione, c’è sempre ad attendervi il nostro reparto usato. Centinaia di libri che spaziano dalla narrativa alla saggistica, dai grandi classici agli autori più venduti, in condizioni ottime e a volte pari a quelle di un libro nuovo ma con un prezzo mai superiore al 50% di quello di copertina. E non solo: comprare un libro usato significa ridare vita a volumi destinati altrimenti al macero, e ridurre al tempo stesso il consumo di foreste per la produzione di carta. Insomma, scegliete un usato... e vinciamo tutti.

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